15.02.2013 18:01
Leggendo il post di Sara Rania alias Kitsuné su booksblog mi è partita la riflessione.
Roth, l'amato Philip, dichiara sempre più di voler lasciare la scrittura, di essere schiavo della letteratura e che ormai tutto questo gli va più che stretto.
Ebbene, come è strano il mondo.
Attraverso ogni giorno il mare di giovani scrittori che fanno di tutto per poter emergere, che si danno anima e corpo per il loro sogno, e poi leggo che Roth vuole smettere, quasi fosse la stessa cosa che comprare una sigaretta elettronica per poter smettere di fumare entro 1 mese.
Cerco di capire se sia possibile, per chi ama scrivere, non scrivere più, pensare di smettere, andare in pensione, stop, aut, basta, chiuso. Ma mi rimane sempre il dubbio.
I problemi per Roth sono quelli della mancanza dei veri lettori... e cioè?
Cioè quelli con la pipa in bocca? O è la solita ripassata per chi è contro le letture fantasy e compagnia bella? Che il popolo dei lettori che si discostano dai classici è un popolo di "massa" trasportato solo da copertine luccicanti, bellocci coi denti aguzzi e gnomi dai piedi pelosi!!?
Chi è il vero lettore?
Che mi si spiegasse questo prima di qualsiasi altra cosa!!!
Il vero lettore è quello che va a letto con il libro? Si, forse si, allora io sono una vera lettrice e guarda caso non ho mai letto ROTH... ebbene si Mai.
Quindi nel caso in cui decidesse di non scrivere più vorrà dire che quando prenderò un suo libro lo considererò quello di uno scrittore in "pensione". Ma non ne fate un dramma, pensate a quelli che abbiamo perso nel tempo, per via dello scorrere del tempo!KEEP CALM!
... e penso proprio che chi ama scrivere rimarrà scrittore per sempre e la sua penna vibrerà sempre sul foglio, quindi caro Roth... forse è un momento in cui tutto s'è rott' ma presto anche tu supererai il tuo bloc'.
E... voi cosa ne pensate?
Sarah
