Simone Temporiti

27.07.2012 14:31

 

In poche righe la storia di un autore emergente in selfpublishing conosciuto grazie alla community Ilmiolibro.it.
 

Giovane e acuto ci propone la sua vita in quel di Milano e la sua passione per la scrittura.


Ciao Simone, ci fai un piccolo excursus della tua vita?
Ciao a tutti mi chiamo Simone Temporiti.
Nasco ad Abbiategrasso nel 1974, dopo gli studi in biologia inizio a lavorare nel mondo della moda e della notte, oppure viceversa, non ricordo molto bene.
All’età di 23 anni lascio il mio impiego di agente di personaggi televisivi e mi trasferisco sull’isola di Creta dove apro due ristoranti e passo la stragrande maggioranze dei sette anni successivi. Dopo di ché rientro in patria, avvio una piccola agenzia di pubblicità, uno studio fotografico e successivamente apro un altro ristorante in Milano, città nella quale vivo con mi moglie. Al momento oltre a viaggiare, leggere e naturalmente scrivere, sono tornato alle origini riprendendo la mia attività di talent scout e agente di modelle.
 


La tua prima opera è quella che troviamo nella Community di Ilmiolibro ,it, giusto?

 

Si, è Qui, adesso. Un romanzo inaspettato. Una storia che è nata da sola, dentro di me, in un’unica notte. Allo stesso modo Sara, la protagonista, si ritrova ad affrontare la sua coscienza, le sue paure e le sue debolezze anch’essa durante le poche ore di una singola notte. Tra ricordi, speranze e illusioni, Sara ci racconta la fragilità della donna contemporanea che dell’uomo ha imparato a copiare prevalentemente i difetti. Un lavoro complesso, durato all’incirca nove mesi.



Hai regalato alcune pagine del tuo libro  Qui, adesso in lettura gratuita e hai pubblicato su ilmilibro.it, avevi già provato a inviare la tua opera alle case editrici blasonate? Se si che esperienza è stata?

 

Sinceramente non reputavo e non reputo tutt’ora il mio romanzo pronto per la grande editoria. La visibilità data da ilmiolibro.it , con i pro e contro che questa comporta, è esattamente quello di cui necessito per intraprendere la stesura del mio nuovo, molto più articolato, romanzo.


Perchè hai scelto questa storia?

 

Quando scrivo, come quando leggo, cerco storie semplici, reali, capaci di farmi riflettere. Credo che un buon libro sia tale solo quando suscita una riflessione, un cambiamento qualsiasi in ogni lettore.

 

Quale è stata la fonte di ispirazione?
 
Quante donne infelici conosci che abbiano più di trent’anni? Io molte.
 

Attente donne, ne sa più di noi!!!!



Dalle poche righe che ho letto c'è una forte introspezione femminile, come hai fatto a far parlare una donna attraverso il tuo corpo di uomo?
 
Questa è stata per l’appunto la parte più difficile della stesura. Spesso passavo ore ed ore sul divano mentalmente immaginando ogni attimo, ogni minimo particolare per riuscire a soffrire come una donna. Altre volte è bastato ricordarmi come le ho fatte soffrire io.
^_^

Hai studiato "scrittura" o è frutto del tuo personale diletto?
 
 
Ho frequentato due corsi di scrittura creativa e, a giudicare dal risultato, non sono serviti molto.


Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
 
Si, come spiegavo prima, ho voglia di cimentarmi con un romando molto più complesso. Al momento sono alle prese con la ricerca storico geografica.


Lo pubblicherai nuovamente in proprio?
 
Spero che arrivino prima richieste di pubblicazione. In caso contrario, credo di si.
 

Secondo te nella community quanto c'è di buono? Intendo dire... non saranno tutti troppo buoni nei giudizi solo per farsi dare giudizi positivi?

 

La mia idea personale è che un buon 60% degli utenti dia commenti a vanvera, più per aumentare la propria visibilità, che a risultato di una reale analisi del testo in oggetto.



Quale è stato il commento alla tua opera che ti è piaciuto di più e perchè?

 

Credo i commenti di sorpresa per la capacità del testo di descrivere l’insight femminile da parte di un uomo, vista la difficoltà vissuta per elaborarlo.


Cosa si prova a sapere che altri possono leggere un libro "scritto da te"?

 

Non ci penso molto ma spero che chi legga ne esca “modificato”, anche se solo in minima parte.



In fine c'è un alter ego di te stesso nei personaggi dei tuoi libri?

 

C’é del vissuto certo, ma cerco di estraniarmi il più possibile dalle mie storie. Osservo, spettatore più che protagonista.



Suggerisciti un autore che ti piace e un buon libro..

 

Adoro i classici, Il Conte di Montecristo di Dumas.



Grazie

Grazie a te.

 

Scrittrice per ArteMuse Editore

D & M Gruppo editoriale

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