Il primo Kindle non...
Eccomi,
anche io ho avuto il mio primo incontro ravvicinato con il tanto blasonato Kindle, sarò sicuramente una delle ultime.
Dall'involucro esce fuori un aggeggino che pare indifeso nelle mani critiche di una, io, che pensava di non doverne mai fare uso. "Non ho che farmene" dicevo.
Sottile, impossibile da sfogliare se non acceso, senza profumo e sempre con la stessa quarta di copertina. E' la tecnologia.
L'ho guardato e mentre lo facevo guardavo anche la pila dei miei libri, così ingombranti, così sfogliati, pieni di post-it o segnalibri, e lui, piccolo Kindle indifeso tra le mie mani.
Poi gli ho dato vita.
Lì tutto è cambiato, lì ho percepito la differenza tra ciò che mi aspettavo e ciò che in realtà è.
Mi aspettavo un prodotto figlio o fratello dell'ipad, di un portatile etc etc invece mi è sembrato proprio una generazione a parte. Non c'è quella accecante luminosità, quello sfarfallio proprio della abbondanza della tecnologia quella percezione della lontananza con un libro, ed è stato questo che ho apprezzato. Kindle, e così credo tutti gli altri ereader in giro, è la "Cosa" teconologica più vicina ad un libro. Non è proprio come leggere un pdf al pc o leggere un libro su calibre.
Adesso vi svelo che me ne sono dovuta allontanare poichè è un regalo, beh ho fatto la prova, no? Intanto l'ho comprato per qualcun altro, non sapevo se mi sarebbe piaciuto.
Io sono così, incostante e mi sentivo costretta a scegliere. Pensavo fosse una scelta sbagliata.
Adesso sono convinta che il prossimo regalo sarà un ereader e che ciò non potrà mai significare che non comprerò più un libro in libreria o che il mio amore per la lettura cambi. Kindle è semplicemente il cambiamento e fa parte di quel processo di "rivoluzione" del mondo del libro che noi siamo in grado di vivere.
Forse non ce ne rendiamo conto ma è come vivere una seconda scoperta della stampa, come se Gutenberg un giorno di fosse svegliato e avesse detto "Beh adesso basta con questo macchinario ingombrante, passiamo all'ebook reader".
Auguro ad ognuno il proprio e-reader.
Buona Lettura.
Sarah
Scrittrice per ArteMuse Editore
D & M Gruppo editoriale