You're paying me to critique your work... che bella scoperta!
Oggi ho scoperto che una delle editor straniere che seguo, Alison Dasho, è l'editor della famosa Tracey Gravis Graves che, per chi era su Marte nell'ultimo anno, è l'autrice rivelazione, in rigoroso selfpub iniziale, del libro "L'isola dell'amore proibito" edito in Italia da Garzanti.
Alison Dasho non è nuova nel panorama dei best seller e questa volta ha fatto nuovamente centro.
Il mio motto è la sua frase: "You’re paying me to critique your work", ovvero mi stai pagando per criticare la tua opera. Come inizio non c'è male.
Le parole della Dasho sono perfette se dobbiamo considerare il panorama editoriale in cui ci troviamo: il selfpub impera e la figura dell'editor freelance si inserisce perfettamente nelle richieste dei "nuovi" autori.
Il punto è: l'editor freelance spesso è uno sconosciuto che critica quello che hai scritto, che sconvolge il tuo modo di vedere la tua creatura di carta e penna e non ti può garantire la riuscita dell'opera, nè acquista i diritti, nè pubblica, e probabilmente la casa editrice, che noterà il tuo libro, lo passerà ad un altro editor per ripensarne la struttura. Allora?
Allora, siamo in un mare di guai noi editor freelance?
Non è proprio così.
Il mio punto di vista, condiviso dalla visione della Dasho, è che esiste lo scrittore che aspetta anni e gira tutte le case editrici finchè non trova quella che gli garantisce il contratto, e dunque l'editing, e lo scrittore, di ultima generazione, che vuole produrre per se e darsi al selfpub.
L'editor freelance si rivolge soprattutto a quest'ultimo, lo accompagna, interagisce con lui e con l'opera, vede crescere i personaggi e l'autore, nel tempo. Si, nel tempo, perchè diciamoci la verità anche gli scrittori crescono e maturano, diventano più bravi e più consapevoli. In questo percorso ad ostacoli devo dire che fare da writing coach (lasciatemi l'uso improprio) e life coach, forse è più pertinente, allo scrittore è molto stressante e molto gratificante allo stesso tempo, ma un libro su uno scaffale vero o virtual non ha prezzo... per tutto il resto... la frase l'avete finita da soli (altrimenti è pubblicità occulta)!!
... e poi diciamocelo un lavoro fatto bene è sempre un ritorno di immagine per chi corregge!!!
_ raccontatemi la vostra esperienza con il vostro editor!!!
Be a wise writer...
Sarah
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Scrittrice per ArteMuse Editore
D & M Gruppo editoriale