Ti sogno, California

25.03.2013 14:38

La penna indipendente, Mattia Bertoldi, ci fa divertire con " Ti sogno, California".

E' stata una lettura gradevole, piacevole. L'autore scrive davvero bene, senza fronzoli.

Tre amici, alla vecchia maniera, saltano nel nuovo continente alla ricerca della felicità. Di uno o di tutti? Vi consiglio di leggerlo.

Il senso del viaggio è forte in tutto il libro.

Devo dire che non pensavo che una trattazione così semplice, nel senso della scelta della storia, potesse celare così tanta materia.

"Di notte, più vai avanti con l'automobile e più torni indietro con la memoria. È inevitabile. Colpa (o merito) della mancanza di distrazioni e delle canzoni che entrano nello stereo con un tempismo tale da farti pensare che, in fondo, il destino esiste."

Un giorno incontri la ragazza della tua vita e l'indomani non è più nel tuo letto. Preso dalla pazzia allora non potrai fare altro che racimolare i pochi indizi sul suo conto e andare alla sua ricerca. Se poi ti capita che i tuoi migliori amici facciano le valigie e ti seguano... beh... non può che venirne fuori una delle esperienze migliori della propria vita.

Mattia Bertoldi infatti, dietro le fatiche genuine di tre giovani, le preoccupazioni quotidiane e il vincolo dell'amicizia, riesce a scavare dentro i personaggi per ricavarne degli esempi, dei modelli.

Chi ha un sogno e lo insegue con sacrificio e convinzione presto o tardi sarà ricompensato, la vita darà sempre qualcosa in cambio, soprattutto quando meno te lo aspetti. 

Mi è piaciuto particolarmente l'uso di alcune "frasi famose di film famosi" che cristallizzano il momento, bella idea.

Chi non vorrebbe inseguire i propri sogni?

Ti sogno, California è metafora, a volte parodia, della vita dei giovani di oggi: confronto con il mondo del lavoro, delusioni, storie d'amore, perniciosa ricerca di se stessi. Un viaggio per ricordarsi che  in fondo non siamo mai soli e che se il destino è scritto... beh... possiamo mettere noi delle note a margine.

Mattia è una voce nuova, fresca e fortemente indipendente. Potete trovare il suo pensiero nel suo blog o seguirne le evoluzioni letterarie su booksalad.it.

 

Sarah

(nb: io personalmente non ho amato molto il progetto grafico, in cui ripongo sempre una buona riuscita del libro... mmmh, la signorina sullo sfondo non l'avrei messa, eppure nel libro si potevano carpire molte belle scene; all'interno c'è qualche refuso... ma non ha nulla a che vedere con lo scrittore e la sua storia...ma solo con il mio occhio critico... occhio!)

Sarah

 

Scrittrice per ArteMuse Editore

D & M Gruppo editoriale

L'intervista

04.04.2013 10:53
Dietro la scia del successo di "What's left of me", che in Italia conosciamo come "Hybrid", Kat Zhang si dedica alla stesura dell'intera trilogia. Kat è giovanissima e ha iniziato a scrivere fin dalla tenera età.  Ha sentito, dice, di dover scrivere qualcosa che potesse rispecchiare il...
<< 1 | 2 | 3 | 4 | 5 >>