The giver
Lois Lowry.
Quando si dice il paradosso. La scritttrice è ultrasettantenne e scrive nella categoria "letteratura per ragazzi". E' il bello delle parole, messe insieme in giusta dose ed economia riescono a creare mondi dentro la mente di uomini di tutte le età.
Ho concluso adesso il primo di 4 libri, trattasi di una vera e propria saga, forse sono in ritardo, ma a me piace molto essere in ritardo, vuol dire che non subisco il fascino trascendentale della lettura del momento.
A parte tutto.
Il libro è indubbiamente scritto bene e direi che va bene anche per un pubblico più adulto. E' un pò come i libri di Harry Potter.
Appartiene ad un mondo che non è il nostro, almeno non attualmente. In uno pseudo futuro Jonas il protagonista vive in una cittadina in cui tutti è controllato, in cui le menti vengono indirizzate fin da piccole ad un unico modus vivendi. Non ci sono colori, possibilità di errore, gioia, tristezza, dolore, spasmi, morte, strazi,amore. C'è solo la pura omologazione.
Leggendolo mi veniva in mente un film che ho visto tanti anni fa, che vi consiglio, "Gattaca".
All'inizio pensavo che potrebbe essere interessante vivere in un mondo in cui le inibizioni sono tali da evitare grandi tumulti come le guerre e le malattie e i grandi fenomeni negativi che affliggono il nostro tempo. Poi man mano che la lettura si addentra si capisce il senso di angoscia che prova il protagonista alla scoperta del suo mondo. Non amo descrivere troppo il libro preferisco che sia il lettore stesso a vivere la storia, ma posso assicurarvi che è molto intensa e non prevedibile.
Buona Lettura
S.I.
Scrittrice per ArteMuse Editore
D & M Gruppo editoriale