L'abisso è alle porte
"Domani, narcotizzato, sorriderò"
Beda
E' sempre molto bello ricevere un libro ed è ancora più bello quando si tratta di uno valido.
Edito da GDS, L'abisso è alle porte è una silloge del Dicembre 2012.
Di Beda, l'autore, mi ha colpito molto la capacità e la semplicità dell'esposizione. Parla al suo dolore attraverso i versi delle sue poesie, dialoga con se stesso e la parte più recondita dell'io. Crea figure che riescono perfettamente a far comprendere lo stato d'animo di chi scrive.
"Vivo mediocre, sognando di non risvegliarmi,
in un maremoto di secche foglie gialle e rosse."
E' un animo piangente, quello che si intreccia con le parole di Beda e tutti i suoi "mormorii grezzi" risaltano arrivando al cuore. Leggendo, io ho percepito in maniera molto forte e diretta la frustrazione che ha probabilmente dato l'ispirazione per il titolo, l'abisso è alle porte.
Ma non bisogna credere che sia una poesia della devastazione, bisogna leggere Beda per comprendere come l'amore possa inzuppare tutti gli angoli della vita dell'essere umano, come possa esserne fattore vitale e fattore di infelicità.
"E dentro tutto è malato muto.
Respirare non basta per dire vivere."
Questa silloge però meritava di più. Secondo me meritava una copertina più bella e una maggiore attenzione all'editing e alla scelta delle poesie, poichè credo che alcune possano stridere con il generale senso che si vuole trasmettere.
Ringrazio Beda soprattutto per le righe che ha scritto e che hanno accompagnato questa silloge, righe scritte a mano su un foglio che solo per l'inchiostro prende vita.
"Ora dormo strofinandomi del tuo ricordo"
S.
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Scrittrice per ArteMuse Editore
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