Judith

05.02.2013 15:44

Filippo Loro

Avevo già letto le prime pagine disponibili gratuitamente su Wepub e mi era piaciuto.

Adesso che l'ho letto tutto e... tutto d'un fiato, sono convinta che sia uno di quei racconti brevi con cui ci si può flesciare il cervello ( mi prendo la licenza poetica).

Judith è dentro di noi.

E' quella evanescente voglia di cambiamento che ci stuzzica ogni giorno.

Il raggiungimento di una libertà personale che pochi possono permettersi.

L'autore ci racconta una favola a colpi di internet, robot (?) ed enigmatici sabotaggi.

Il protagonista è uno scansonato "disadattato" o una semplice anima sola?... boh

Il racconto è così, veloce, a volte asettico a volte di uno humor sottile.

C'è in Judith richiesta di amore virtuale, di compagnia, di solitudine e bramosia. E' un'altalena di percezioni.

Il protagononista perde la testa nel non ritrovare giorno dopo giorno le stesse cose, le stesse fattezze.

Il cambiamento lo destabilizza, gli toglie sicurezza. E' forse un messaggio?

Forse è una richiesta di libertà, di presa di consapevolezza di noi stessi, della bellezza, in senso ampio, da percepire come un noce in ognuno di noi che può ancora prescindere dagli stereotipi.

E... perchè inseguono Judith!?

... per rinchiudere la sua libertà?

Leggetelo e divertitevi a comporre con l'autore l'antefatto su The incipit.

Sarah

 

Scrittrice per ArteMuse Editore

D & M Gruppo editoriale

L'intervista

02.03.2013 15:41
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