Inga Barbieri
Sognavo di pubblicare un mio romanzo dall’età di 12 anni e il fatto di esserci riuscita, finalmente, non può che farmi molto piacere, sebbene mi renda conto che il mio cammino è ancora lungo.
- C'è qualche scrittore fantasy da cui hai preso ispirazione?
Ho uno scrittore preferito di cui adoro le opere e che per me è un mito: Neil Gaiman, il creatore dell’affascinante saga “Sandman”.
- Come è nato "Re dell'estate?"
Inizialmente avevo scritto delle fiabe, ambientante in un non-luogo fatato, collegate tutte da un unico filo narrativo, “Fiabe con le Spine”, tutt’ora inedite. Successivamente avevo deciso di sviluppare alcuni spunti narrativi usati nelle “Fiabe con le Spine” per creare un vero e proprio romanzo in cui far rivivere alcuni personaggi ivi già apparsi. Così nacque “Re dell’Estate” in un momento particolare della mia vita in cui, tra l’altro, stavo scrivendo la tesi di laurea e avevo un impellente bisogno di scrivere anche qualcosa di completamente diverso, qualcosa che mi facesse evadere. Il Re dell’Estate mi ha ascoltata ed è venuto in mio soccorso.
- Cosa ti piace leggere di più?
Mi piace leggere libri che abbiano un calcato tratto fantastico e che facciano viaggiare con la mente in luoghi incantati; che abbiano qualcosa di surreale, visionario e colorato. Leggo fiabe, romanzi fantasy e fantastici, saggistica antropologica, graphic novel e alcuni fumetti. Non mi piacciono, invece, i libri che riempiono sempre più spesso gli scaffali delle nostre librerie, così piene di violenza, sofferenza gratuita, quasi che il loro intento fosse quello di farci disamorare della vita e farci odiare il bellissimo mondo che ci circonda.
-Come è stato l'approccio con le case editrici e l'approdo a Edigiò?
E’ stato difficile e lungo, come spesso accade agli scrittori esordienti che iniziano a percorrere questo sentiero in solitaria, senza alcun sostegno. Ho inviato un numero incalcolabile di manoscritti in giro per le case editrici italiane, sia alle più grandi che alle più piccole. Alla fine mi ha risposto la Edigiò, piccola casa editrice specializzata in libri per bambini e ragazzi, che ha semplicemente voluto pubblicare “Re dell’Estate” senza chiedere nulla in cambio. Quest’anno il mio romanzo ha partecipato al Premio Bancarellino 2012, arrivando nella rosa dei 20 finalisti, un traguardo importante per me e indubbiamente anche per la Edigiò.
- C'è un seguito del romanzo all'opera?
Sarebbe inappropriato chiamare “seguito” quello che sto scrivendo ora. Si tratta di un romanzo con la stessa ambientazione del “Re dell’Estate”, ma da questo completamente avulso. Inoltre è incentrato sull’Autunno e sulla sua Corte. Pertanto, i due romanzi potranno essere letti indipendentemente l’uno dall’altro, senza creare difficoltà di comprensione al lettore.
- Sei nata a Mosca. cosa c'è di russo nel tuo romanzo?
Le fiabe, senza dubbio.
Mi hanno sempre raccontato moltissime fiabe russe da piccola e ancora adesso le leggo con molto piacere.
“Re dell’Estate” ne conserva l’ispirazione e le atmosfere, a volte lo stile.
E poi di russo ci sono alcune cose che sentivo dire spesso da mia nonna e cioè che chi legge il futuro nelle carte, regala agli altri la propria felicità. Ed è proprio questo ciò che accade nel secondo capitolo del “Re dell’Estate”.
-Se potesse esserci una colonna sonora de "Il re dell'estate", quale sarebbe? E della tua vita?
In realtà ho scritto il romanzo con una colonna sonora. Principalmente in quel periodo ascoltavo i Bloody Mary, un gruppo milanese molto valido. Per la mia vita, invece, la colonna sonora di questo periodo è sicuramente “Butterfly on a wheel” dei Mission e poi “Love me to death”, sempre dei Mission.
- Se fossi una fata come saresti e quali poteri avresti? E da umana... come ti senti di essere? Chi è Inga?
Se fossi una fata sarei sicuramente la Regina della Primavera. Da umana, sarei semplicemente me stessa o assomiglierei parecchio ad AnnaGiulia. Credo che ogni scrittore trasferisca una parte di sé all’interno dei propri romanzi e io di certo non faccio eccezione. Per cui, se devo rispondere alla domanda “Chi è Inga” – per altro è una delle domande più difficili che si possano fare – direi che Inga è “Re dell’Estate” e tutti i romanzi che riuscirà a scrivere nei prossimi anni.
- Per il futuro, cosa ti auguri nel tuo mondo e cosa auguri al mondo del romanzo? Per quest'ultimo hai qualche monito?
Mi auguro di essere felice e di poter far conoscere a quante più persone possibile le mie storie.
Al mondo del romanzo, di quello italiano nello specifico, auguro di essere più confidente e fiducioso nel futuro, affinché premi gli esordienti di talento e non si adagi su bestseller stranieri di bassa lega ma con bei titoli e copertina.
Grazie a Inga per averci regalato un tour nella sua vita!!!
Buona Lettura
S.
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Scrittrice per ArteMuse Editore
D & M Gruppo editoriale