Giacomo Bertoni

09.05.2013 09:49

Con tanto orgoglio oggi vi presento un autore, Giacomo Bertoni, che scrive fiabe per bambini.

Capirete, leggendo, che è una persona gentile, un autore attento e molto molto intelligente.

 

 

Ciao Giacomo,

 

- Si dice oggi che i bambini non leggano più ma il trend delle vendite dei libri per ragazzi e underteen è sempre in aumento, tu che ne pensi? Perché c'è questo luogo comune sfatato dai dati statistici?

 

Io credo che questo luogo comune faccia comodo a molti. Un Paese dove non si legge, dove non si acquistano né libri, né giornali, né riviste, è un Paese meno attento ai cambiamenti sociali, meno consapevole delle sue possibilità reali e quindi meno pronto a reagire di fronte alla prepotenza dei potenti. Viviamo in un mondo sempre più complesso, dove l’incontro di culture e tradizioni spesso si trasforma in scontro, dove la tecnologia sembra voler monopolizzare ogni ambito della nostra quotidianità, dove le questioni etiche vengono poste sempre in maniera ideologica, così da ottenere in partenza le risposte desiderate. Vogliamo vivere in questa realtà armati d’ignoranza? A chi non agisce per il bene comune, fa molto comodo trovarci impreparati di fronte alle sfaccettature sociali, economiche e morali. Quindi, nel momento in cui non si riesce a mettere completamente da parte il mondo scomodo dei libri (i tentativi sono stati innumerevoli in questi anni), si tenta di relativizzare anche i buonissimi risultati ottenuti, soprattutto dal settore della letteratura per ragazzi. Risuona più forte che mai la speranza di Gianni Rodari: “Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo.”

 

- Credo che per scrivere per bambini ci voglia una spiccata sensibilità, hai seguito un percorso particolare o è la tua fantasia ad aiutarti nella scrittura?

 

Il mio percorso è incominciato nel 2006, con la mia vittoria ad un concorso letterario indetto dal settimanale diocesano “il Ticino”. Da quel momento non ho mai smesso di scrivere; prima articoli di cronaca locale per questo settimanale, e poi racconti, iniziando la mia collaborazione con la casa editrice EdiGio’. Avverto la responsabilità che l’essere un autore di libri per bambini comporta; trovo come alleati la fantasia, dalla quale cerco di farmi guidare sempre con sincerità, e gli incontri con i miei giovani lettori, dai quali mi lascio sempre interpellare per scoprire le loro esigenze.

 

 

-Come nasce "il parco di Giacomo"?

 

Ho creato il mio blog, “Il parco di Giacomo”, alcuni anni fa, come mezzo per promuovermi e per segnalare le iniziative legate ai miei libri. Pian piano ho scoperto che poteva diventare una via per dialogare con chi ha la pazienza di seguirmi, e da quel momento ho incominciato ad inserire anche i resoconti delle mie letture animate e presentazioni, e le mie piccole riflessioni su alcuni fatti che mi avevano colpito particolarmente. La risposta è stata ed è assolutamente positiva: non mancano commenti e mail ricchi di domande, suggerimenti e consigli. E’ un piacere immenso essere contattato da maestre, mamme, ed anche qualche papà, che raccontano con entusiasmo come promuovono la lettura con i loro bambini, che danno un parere su un mio libro, oppure che chiedono informazioni riguardo qualche mio piccolo evento. Questa attenzione è un dono speciale, che spero di riuscire ogni volta a meritarmi.

 

 

- Come costruisci i tuoi libri? E come scegli le figure?

 

La costruzione dei libri è un processo quasi magico, interamente diretto dalla casa editrice. Io scrivo la storia e segnalo, fra gli illustratori che collaborano con EdiGio’, chi mi sembra più adatto per la trasformazione dei miei personaggi in disegni. Poi, la casa editrice e l’illustratore si mettono al lavoro, per un periodo che può durare anche diversi mesi. In questo tempo i personaggi prendono forma e vengono impaginati assieme alle parole, per creare quell’effetto fiabesco che solo un libro illustrato può dare.

 

 

- Avere scoperto di essere il secondo nella classifica delle vendite alla Feltrinelli non ha prezzo, credo. Dopo cosa è successo?

 

Sembra incredibile, ma dopo ho scoperto di essere primo! Ricordo bene quel pomeriggio, quando sono entrato nella libreria “la Feltrinelli” della mia città, e sono passato dalla sezione ragazzi. In cima alla classifica, lassù in alto, c’era proprio “Gino e la Vecchia Consigliera”! Già poco prima ero stato fermato dalla responsabile del settore, che mi aveva detto di andare a guardare la classifica con un sorriso malizioso… E’ stata davvero una soddisfazione particolare, perché tengo molto al rapporto che si è creato con i giovani (ma non solo) lettori della mia città. A volte mi capita di entrare in un negozio ed essere riconosciuto, oppure di essere chiamato per strada da qualche bambino, che si ricorda di una mia lettura animata nella sua scuola, e mi presenta ai suoi genitori. Quanta responsabilità che sento in quei momenti, ma anche quanta gioia!

 

 

-Anche io ho lavorato con i bambini e ritengo ancora che sia stata una delle esperienze migliori della mia vita. Raccontaci qualche aneddoto dei tuoi incontri.

 

Sono d’accordo: lavorare con i bambini è un’esperienza ogni volta diversa ed imprevedibile. Ormai ho svolto tante letture animate dei miei libri, eppure ogni volta qualche bambino mi stupisce, proponendomi un finale alternativo, oppure una riflessione nuova sulla storia. Ricordo che, durante un mio incontro con alcune classi della scuola primaria, alle quali stavo raccontando la mia esperienza di autore, mi sono sentito chiedere da un bambino: “Ma quando vai alla cassa a pagare, ti fanno lo sconto?” Che dire? I bambini sanno ascoltarti e darti un’attenzione unica. In questo caso, temo mi stessero confondendo con Cristopher Paolini!

 

 

- Parlaci un po’ di te e dei tuoi progetti futuri.

 

Di me… Non ho già parlato troppo? Se posso, desidero cogliere l’occasione per ringraziare alcuni angeli che stanno accompagnando la mia avventura: LaManu PuntoCom, splendida artista ed amica, instancabile promoter e sostenitrice, la casa editrice EdiGio’, perché senza di loro oggi non sarei qui a raccontarvi i miei libri, e le tantissime librerie che, anche senza conoscermi ancora, hanno deciso di dare fiducia ai miei piccoli amici, concedendo loro un po’ di spazio sui loro scaffali. Riuscire a raggiungere anche librerie che ancora non conoscevano i libri EdiGio’ è stato un traguardo molto emozionante, che dimostra come la filiera del libro sia una vera miniera di sorprese e fantasia. Progetti futuri? Farò un sunto: leggere molto, scrivere bene, e girare tantissimo fra scuole, librerie e biblioteche, per far conoscere a tanti bambini i miei libri.

 

Grazie Giacomo...

 

Grazie a Giacomo per essere passato di qui!!!

Sarah

Scrittrice per ArteMuse Editore

D & M Gruppo editoriale

L'intervista

02.03.2013 15:41
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