Canti di Pentecoste
Arriva a noi per la prima volta, grazie alla traduzione di Marcello Ganassini, Canti di Pentecoste (in 29 poemi), testamento letterario del famoso autore Eino Leino, tradotto già in molti paesi.
“Udii un magico richiamo
dall’ocean di sette stelle,
un annuncio misterioso
dalla spada di Kaleva:
‘Lascia l’ansia del domani,
avrai il gaudio nella sera
oltre il nono firmamento,
sopra il decimo degl’archi!’”
(Il congedo del Sole, tomo II)
Ballate, leggende e miti della tradizione balto-finnica, a cui molti autori fantasy, come Tolkien, si sono ispirati.
"Lo spunto dell’opera è costituito dalla tradizione della helkajuhla (“festa di Pentecoste”) o helkalauanta (“canto di Pentecoste”). Fino a tempi recenti nel villaggio di Ritvala presso Sääksmäki (Pirkanmaa) la domenica di Pentecoste si snodava un corteo costituito da due file di vergini in processione che si riunivano su un’altura (helkavuori) per formare una figura che ricordava quella del sole. Le giovani intonavano i versi di tre ballate d’origine medievale, Mataleenan virsi (il canto di Maria Maddalena), Inkerin virsi (il canto di Inkeri) e Annikaisen virsi (il canto di Annikki), ricche di elementi storici e folkloristici frutto di un marcato sincretismo tra figure del paganesimo e del cristianesimo. Al termine della solenne cerimonia cui veniva attribuito un valore votivo le vergini rivolgevano un saluto a Gesù e alla Vergine Maria: si riteneva che la fertilità della terra e il successo del raccolto alla fine dell’estate dipendessero dalla buona riuscita di tale coreografia sacra."
Rievocazioni di passaggi umani e naturali che il tempo moderno disperde nel quotidiano.
La traduzione è a cura di Marcello Ganassini di Camerati, studioso di ugrofinnistica, già traduttore di Aki Kaurismäki e Arto Paasilinna per i tipi di Iperborea; è curatore e traduttore della prima versione filologica del poema epico Kalevala, pubblicato dalle Edizioni Mediterranee (2009).
S.
Scrittrice per ArteMuse Editore
D & M Gruppo editoriale