Narrativa-Romanzo

06.11.2012 17:51

Il paradiso è una condizione dell'anima.

Questo mi ha lasciato "il gabbiano Jonathan L.".

L'ho comprato nel 1998, lessi " 36ma edizione", cosa?

Non lo conoscevo per la verità, ne ho sentito parlare in libreria e mi sono avventurata.

Ci sono tante belle realtà che nel tempo molti altri autori hanno cercato, bene o male , di riscrivere magari usando qualche altro animale al posto del gabbiano. La verità è che in questo libro Bach ha veramente creato un universo parallelo di veri gabbiani-uomini che imparano a vivere.

Il libro è dedicato al gabbiano che è in tutti noi, ed è una delle poche dediche sensate.

" Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì ch'erano la noia  e la paura e la rabbia a render così breve la vita d'un gabbiano"(pg. 36 ed. BUR)

La normalizzazione della vita di ognuno è nella omologazione, solo la conoscenza profonda di se stessi e dei propri obiettivi ci può rendere liberi. J.L. fa una scelta, sceglie di uscire dal gruppo ed essere diverso. Criticato, solo e allontanato vive a pieno ogni giorno, trova e conosce nuove cose e raggiunge il paradiso dell'anima. E' così che impara a VIVERE veramente e lascia la sua eredità ad un altro gabbiano : seguitare sempre a dare il meglio di se stessi, ogni giorno un pò di più.

Soltanto in questo modo si potrà amare la propria vita ed essere felici.

Sembra la lezione di un guru ma è come il rasoio di Hokkam, la soluzione è la più semplice: scegliere.

Il coraggio della scelta.

E' davvero un best seller.

Buona lettura

S. I.

 

06.11.2012 17:47

Caro Carofiglio, ma quanto sei bravo?

E' il primo libro che ho letto di questo autore, ancora l'unico per la verità, ma mi è piaciuto moltissimo.

E' una lettura che rompe gli schemi, un giorno ti alzi e pensi di sapere il significato della parola "ciao", per esempio, e dopo aver letto questo libro ti rendi conto che non era come pensavi.

Il libro è fatto per "manomettere" il pensiero quotidiano a cui siamo abituati e ti trasporta in un universo parallello ai comuni significati.

Quante cose diamo per scontate?

Tantissime, troppe.

Parole importanti che vengono ripetuto ormai svuotate del loro significato, Carofiglio ci guida nei meandri della lingua della politica e dell'oltre, e pare proprio che non siamo più abituati a chiederci il perchè delle cose che ci vengono dette, le accettiamo come "dogmi" senza studiare cosa può esserci dietro.

Mi piace che l'autore ci tenga a sottolinerare come questo libro sia un gioco creato per noi come un rompicato e non vuole essere una presa filosofica o politica.

E' molto bella la parte finale del libro in cui si fa una analisi della parola scelta. Forse prima di leggerlo non avevo mai dato così tanta importanza alla "scelta", segna i percorsi della nostra vita e ciò che non vorremmo essere.

Leggetelo ...d'un fiato

B.Lettura

Sarah Iles

06.11.2012 17:46

Quando si dice "cosa c'è in più sull'amore da scrivere?"

Josephine Hart, meglio nota per aver scritto il famoso libro "il danno", dedica queste pagine alla ricerca più profonda dell'essenza del sentimento amore. Dall'amore forte e carnale del suo libro cult a questo amore pudìco e sfaccettato, l'amore in famiglia, tra vicini, amici, nella comunità.

Atraverso i pensieri della protagonista, Olivia, si tracciano i percorsi che l'amore fa nella vita di ognuno, sotto forma di dolore, perdita, allontanamento e silenzio.

La morte è il volano per la introspezione sentimentale di Olivia che scappa dalla sua cittadina per lasciarsi dietro i duri ricordi legati alla perdita del fratello e lo sgretolarsi della sua famiglia.

Il ritorno alla vecchia casa, anni dopo, le farà capire come l'amore è un sentimento che si annida e che spesso quando perde la sua intensità, per via della lontananza per esempio, riappare sotto altra forma, rimpianto, rimorso.

Il ricordo di un sentimento , dice, è difficile da catturare come una farfalla. " ...per quanto ci si perda nel presente, per quanto si creda che il passato è cancellato, esso ritorna. Ritorna a giudicarci. E tu giudichi lui, il passato, nel paesaggio morale della memoria".

Che belle parole.

Il passato è parte integrante del nostro presente, una filosofia che pochi reputano corretta, solo perchè è più facile lasciarcelo alle spalle.

Allora questo libro ci dona la ferma convinzione che può essere ancora più semplice e più giusto per le nostre vite sopravvivere al passato senza alcuna difficoltà.

Buona lettura

Sarah Iles

06.11.2012 17:43

E' probabile che dopo aver letto questo libro o anche lettura fancendo ci si renda conto che la memoria più nitida che abbiamo, a ritroso nel tempo, parte da appena 17 anni.

Forse perchè le cose più forti emotivamente ci capitano a partire da quella età, età di mezzo.

Non è il libro che ci si aspetta da Baricco e fino a che non te lo spiega l'autore non si capiasce il senso del titolo. Alla fine è tutto più che chiaro.

I ragazzi protagonisti del libro sono alla continua ricerca della loro personalità e del"la consistenza pietrosa di una certezza" come si legge testualmente a pag 24( Ed.  U. Economica Feltrinelli).

Tutta la fragilità adolescenziale si legge nelle vite semplici dei protagonisti e più di tutte si fa strada l'idea radicale che i genitori siano sempre più ignari della vita che conducono i figli, di come essi realmente siano, nel bene e nel male.

Capiamo che comunichiamo molto poco e che anche i figli così si fanno una idea sbagliata dei loro genitori.

L'idea di Emmaus è proprio questa: come fanno persone che vivono insieme e condividono la stessa giornata e la stessa tavola a non sapere riconoscere l'altro, il suo stato d'animo o il semplice gesto quotidiano. Dritto all'episodio del Vangelo e ai due uomini che mangiano con Cristo e solo dopo il suo disparire si rendono conto che era il Messia. Eppur ne avevano sentito parlare eppur sapevano perfettamente di ciò che era successo sul Calvario prima di recarsi nella cittadina di Emmaus.

A volte dunque i genitori si meravigliano del comportamento dei loro figli e sembrano cadere dalle nuvole.

Il punto è che genitori e figli si diventa ogni giorno.

E' un libro semplice e leggero creato da una scrittura che usa pochissimo il discorso diretto ma che non è mai enciclopedica.

Amore rabbia e morte si snodano perfettamente fino alla fine.

Buona Lettura

S.Iles

 

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Scrittrice per ArteMuse Editore

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