Narrativa-Romanzo

06.11.2012 18:26

Oriana Fallaci

Non comprendevo come una giornalista e persona/scrittrice tanto acclamata potesse rifugiarsi oltre oceano e abbandonare la vita della propria patria.

Per questo abbarbicamento e per la sua ostinazione non volevo leggere nessuna delle opere di Oriana Fallaci.

Stupido pregiudizio.

Ricordo che è stato l'11 settembre 2001 a sollevare nuovamente l'attenzione mediatica della Fallaci...

io ho cominciato da lì, da un momento di terrore del mondo ad assaporare la ricchezza della sua penna e invidiare la chiarezza delle sue affermazioni.

Oriana Fallaci fa parte di coloro che o si amano o si odiano...non ci può essere una sfumatura.

Io l'ho amata subito.

La recensione cui ho pensato è per il libro Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci.

Ci si aspetterebbe di leggere aneddoti della sua vita e invece l'autrice non fa altro che creare un excursus storico sugli accadimenti più importanti della storia contemporanea.

Di lei mi piace che già il titolo rappresenti la volontà della verità, non per presunzione ma per progresso mentale, Oriana Fallaci, crede che la verità possa essere tramandata solo da se stessa e si badi bene a considerare questo come superbia poichè è della sua verità, del suo punto di vista che stiamo parlando, di ciò che per altri è scomodo.

Capisci come troppo spesso ci si fa trasportare da ciò che altri vogliono farci credere.

Non è mai banale il suo pensiero e la sua puntualità storica è sempre carica del velo della verità. E' una donna dura, forte, importante, intelligente, geniale. Il libro ti lascia la forte sensazione che il cambiamento sia la chiave per il progresso dei popoli, come anche la libertà, platonica si intende, non quella che vogliono propinarci.

Mi piace questa semplice frase "non dico bugie. Sono troppo orgogliosa per dire bugie", da il senso dello spessore del punto di vista della Fallaci.

Buona Lettura

S.

06.11.2012 18:26

Ken Follet

(E' il folletto dei miei sogni letterari.)

Ken Follet riesce a dare energia e vigore ad ogni evento storico e spesso riprende attimi della storia e li rende sublimi.

Le gazze ladre, un libro di un bel pò di anni fa, è una splendida visione della lotta assennata che pochi fecero contro la dissennata minaccia tedesca.

Tra le vicende parigine della seconda guerra mondiale crea una donna forte e giusta che lotta per se e per il mondo.

Mai eroina pseudo-storica fu così ben creata. Si plasma nella forza e nella virilità che sono tipicamente maschili e si abbandona, in alcuni momenti, alla femminilità che è in lei.

L'agente Flick , matahari inglese che tesse le relazioni con la resistenza francese, mette sul fuoco nemico un manipolo di donne volte al sacrificio.

Il libro vi tiene in continua tensione, fisica e mentale e vi trascina fino agli eventi finali che rincuorano un pò il lettore dopo tale peregrinazione.

Ken Follet è strabiliante anche in questo libro.

Consigliatissimo.

Buona Lettura

S.

 

06.11.2012 18:22

 

 

 

Eric- Emmanuel Schmitt

 

Quale è il modo migliore per affrontare la malattia? E quando sei un bambino e i tuoi genitori non ti hanno nemmeno insegnato su chi confidare nel momento del dolore?

E. E. Schmitt ci racconta attraverso gli occhi di un bambino di 10 anni l'accettazione della fine della propria vita.

Oscar, il protagonista, scopre la possibilità di parlare con Dio della sua malattia e soprattutto la possibilità di poter avere dei desideri pur nel limitare della vita. Lo fa attraverso l'affetto della "dama in rosa", la sua infermiera, che lo incita a "chiedere".

Così negli ultimi 10 giorni della sua vita Oscar scriverà lettere indirizzate a Dio, descrivendogli la sua vita e i suoi desideri.

L'autore è bravo a trasmetterci la paura e il dissesto che la malattia crea nella vita ma anche l'importanza della vita in se, che va vissuta intensamente fino alla fine.

Attraverso le lettere di Oscar si discute dell'amore, dell'odio, dell'invidia, dell'allegria, dei valori che permeano la nostra vita e di quanta poca importanza siamo in grado di darle.

"Ogni giorno guarda il mondo come se fosse la prima volta", dice.

Oscar ringrazia Dio per avergli donato comunque la vita e avergliela fatta assaporare per intero.

La vita non è un regalo ma un prestito e bisogna essere intelligenti per godersela fino in fondo.

E' un libro dal sapore triste inteso che lascia però tra le mani la possibilità di "dare un senso" ai nostri giorni.

Almeno di provarci.

Buona Lettura.

S.I.

06.11.2012 18:20

"Non ti ho amato per noia, o per solitudine o per capriccio. Ti ho amato perchè il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. E' scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci dappertutto, e tagliavano come lame."

 

Devo riprendere fiato per concentrarmi su cosa e come scrivere di questo libro.

Prima di poter dire la mia ho spulciato qualche "recensione/pensiero" su questo libretto. Baricco suscita una forte dicotomia di emozioni, o non lo comprendi o lo ami alla follia. Per questo Oceano mare credo sia uno dei libri che più possono portarti sull'orlo del precipizio.

Se leggi Baricco capisci che le parole possono essere taglianti, possono essere pane fresco da affettare e figure che ti rincorrono per giorni. Il libro è intimo e introspettivo. Molte persone alle prime pagine hanno chiuso e lo hanno messo in un angolo, ma quello che mi ostino a dire è che i suoi libri vanno letti per intero e spesso solo alla fine assumono familiarità con noi stessi.

Ci sono così tante frasi toccanti, per alcuni costruite con la maestria dell'autore per altri frutto del getto del genio. Insomma Baricco è geniale e pure bravo a scrivere o meglio conosce per filo e per segno il significato delle parole e le mette al posto giusto.

Tutti i personaggi di questo libro appartengono a uno solo di noi poichè dispiega tutti i sentimenti possibili nella vita di ognuno, la fantasia, la verità, l'amore, la paura, la passione, la morte, il rimpianto e il senso di colpa, l'abbandono a se stessi e degli altri.

E' un libro da sottolineare e da sfogliare di tanto in tanto per riviverne la forza.

Buona Lettura

S. I.

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Scrittrice per ArteMuse Editore

D & M Gruppo editoriale

L'intervista

09.05.2013 09:49
Con tanto orgoglio oggi vi presento un autore, Giacomo Bertoni, che scrive fiabe per bambini. Capirete, leggendo, che è una persona gentile, un autore attento e molto molto intelligente.     Ciao Giacomo,   - Si dice oggi che i bambini non leggano più ma il trend delle vendite dei...
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