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Friedrich Glauser
La negromante di Endor è il primo dei racconti contenuti nell'omonimo libro di Glauser, un autore che definirei un ibrido tra Poe e Lovecraft.
Glauser, autore di inizio Novecento, svizzero in Legione straniera, visitò e soggiornò, se così possiamo dire, in ospedali e manicomi. Forse la pazzia fu per lui un'alibi per giustificare la linea sottile che lo divideva dal mondo dell'ignoto, perchè, a mio avviso, la sua è una scrittura rivelatrice. Il suo genere di appartenenza è il giallo che egli stesso considera come l'unico che ancora possa occuparsi della vita vera. Per questo le sette storie raccolte in questo libro raccontano di vita vissuta e contemporaneamente ci riportano al mondo dell'oscurità, del satanismo, delle streghe, della follia.
La particolarità di Glauser è nell'invenzione, scrive storie intricate e piene di suspance apparentemente illogiche che però hanno una fine precisa che individua una sfaccettatura dell'agire umano e, nella chiusura del cerchio investigativo, fa apparire ciò che sembrava "paranormale" del tutto normale.
Riesce a parlare di una negromante e ce la presenta come una reale "donna" d'altri tempi inserita perfettamente nella vita quotidiana, o snocciola un racconto nero e "maligno" come fosse un'accadimento di una giornata d'estate. Parla di fantasmi e visitatori dell'aldilà riuscendo prima a scollare dalla realtà chi legge e poi a riportarcelo con un effetto "bomba".
Mi è piaciuto moltissimo leggere Glauser, è servito per capire come poter scrivere con naturalezza di ciò che apparentemente non si vede!!!
Buona Lettura
S.
Dopo una attenta lettura e alcuni dialoghi, seppur brevi, con l'autrice Lucilla Leone, mi accingo alla recensione del suo primo romanzo.
I pregi di questo romanzo stanno nella copertina e nel titolo, molto accattivanti, e nella fatica dell'autrice che, da acuta lettrice quale è, ha creato una storia d'amore e fantasy bella.
In Indio gli ingredienti per una buona riuscita ci sono tutti: i segreti, i misteri, gli adolescenti svampiti e non, i problemi generazionali e la trama della storia d'amore tra i protagonisti che si diapana tra le pagine.
Vorrei però farne un'analisi cercando di non cadere nello spoiling e di non urtare la sensibilità di Lucilla, che già comunque conosce il mio pensiero.
Per un autore esordiente non è facile, spesso, avere una storia nella testa e buttarla sul foglio, perchè ha bisogno, tutti ne abbiamo bisogno, dell'analisi attenta di un esperto alle spalle.
L'intreccio di Indio è significativo.
In questo caso specifico il libro di Lucilla, a mio avviso, poteva funzionare tre volte tanto con i dovuti accorgimenti. Con la punteggiatura al punto giusto e con alcuni spazi temporali più allungati perchè, a volte, ho avuto la sensazione di essermi persa qualcosa o come se tutto succedesse troppo in fretta... e non parlo delle scene che di per sè necessitano frenesia, ma dell'elaborazione psicologica e sentimentale.
Vorrei dire a Lucilla di riscattarsi... nel senso che lei ha una casa editrice dietro. Vorrei incitarla ad avere più coraggio e chiedere, domandare, farsi sentire. La casa editrice serve proprio a proteggere l'autore anche solo scrivendo una parola con gli accenti corretti.
Spero che non si fermi e che vada sempre avanti a scrivere e inventare storie che la appassionino e ci appassionino.
Sarah
Io e Addie siamo nate nello stesso corpo. Le dita spettrali delle nostre anime erano strettamente intrecciate prima ancora che cominciassimo a respirare. I primi anni insieme sono stati anche i più felici. Poi sono cominciate le preoccupazioni, le labbra strette dei nostri genitori, le fronti corrugate delle insegnanti della scuola materna, le domande che tutti pronunciavano a mezza voce quando pensavano che non stessimo ascoltando.
«Perché non cominciano a stabilizzarsi?»
TRAMA:
In un mondo alternativo, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l’anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell’infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un’aberrazione da correggere.
Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l’altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l’una dell’altra.
Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l’esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto. [fonte:Giunti]
***
Quando si dice "rush finale".
Terminato Hybrid in tempo per il tentativo di entrare a far parte delle Y Ambassadors, speriamo.
Quando avevo letto l'anteprima mi era piaciuta moltissimo l'idea della convivenza di due anime in un corpo e, anche se pensavo di poter trovare delle similitudini con L'ospite di S. Meyer, sono rimasta piacevolmente stupita dalle idee nuove della Zhang.
Il genere è stato associato al romanzo distopico ma io sono proprio d'accordo con Kat nel non doverlo definire tale, poichè non si tratta delle peculiarità tipiche di questa forma letteraria, non c'è un futuro e non c'è il sopravvento di pochi sulla popolazione (il fatto che i "diversi" siano relegati chissà dove non mi pare un motivo per associarlo), come è d'obbligo nella distopia.
K. Zhang crea un mondo parallelo, dove già si nasce con due anime in corpo.
Addie ed Eva, non sono anormali nella loro convivenza semmai anormale è che Eva non si spenga a favore di Addie. Come di può pensare di vivere con qualcuno e poi lasciarlo lentamente andare via?
Kat scrive molto bene in perfetta coincidenza con lo YA e crea la giusta tensione invogliando il lettore, già prima della metà del libro, a pensare ad un sequel o alla trasposizione cinematografica a cui si presta perfettamente, non per niente è subito diventata una saga: The Hybrid Chronicles.
Ho avuto modo di dialogare con l'autrice (e presto vi darò qualche chicca) e ho voluto leggere l'anteprima in lingua inglese per capire lo stile senza la contaminazione della traduzione: effetto meraviglioso.
I should not exist. But I do.
Questo dice Eva, ed è essenziale ma già dà l'idea di tutto il nucleo del libro, quasi come l'"essere o non essere" di Shakespeare, uno dilaniarsi tra l'esistenza e la parvenza di essa. L'idea del vivere è così pervasiva che la Zhang, almeno in questo primo capitolo, non ha avuto il tempo di inserire la classica storia d'amore. Si è concentrata nella definizione di Addie e Eva così da rendere quasi impossibile che il lettore possa preferire l'una all'altra: separarle appare quasi impossibile, un evento triste.
Forse avrei preferito, in alcuni punti, un ritmo più deciso... e se devo fare un appunto: questo è uno dei rarissimi casi in cui la copertina originale è molto più bella di quella italiana...
A presto... con le chicche di Kat in esclusiva su sulleparole.it
Sarah
Per la serie Victorian Solstice ho letto il primo episodio di Federica Soprani e Vittoria Corella: La società degli spiriti edito da Lite Editions, il mio primo ebook erotico bisex in chiave vittoriana.
Vi lascio immaginare i vicoli bui di quell'epoca, la puzza acre delle strade e l'ambiguità della gente. Vitini di vespa e uomini in gruppo a parlare di politica... e poi quei visi eburnei e gelidi tipici dell'aristocrazia inglese, occhi impentrabili e magnetici, uomini e donne distinti da un filo e uniti da passioni orgiastiche e sacrifici del buon costume. Fumo, bordelli, denaro e potere mescolati sapientemente dal mestolo del sesso. Pane per i denti di uno scrittore che deve creare suspanse e giallo.
Nella mescolanza di questa società fortemente caotica, e per questo viva, si incastrano le vicende di un medium e un investigatore.
Sapete bene che non amo parlare della trama proprio per lasciare a voi la voglia di scoprirla pagina per pagina, quindi andrò per sensazioni.
Primo... ho iniziato la lettura spinta dalla ovvia curiosità e poi ne sono rimasta coinvolta, catturata (ho messo da parte tutto quello che stavo leggendo). Le autrici hanno creato un ritmo serrato e perfetto che dona quel "non so che" di erotico anche là dove non è esplicito.
Il testo è pulito, mai volgare, votato a una ironia sacrilega a metà tra il bizzarro e il noir, se mai tra questi generi possa esistere una via di mezzo.
Secondo... l'ho divorato anche nella morbosa ricerca del momento, dell'amplesso che non arrivava mai e questo devo dire ha creato nella mia mente quella dose di antagonismo con il testo che mi ha tenuto incollata alla lettura.
Terzo... l'aver messo il momento clou al di fuori dello svolgimento dei fatti, averne fatto un ricordo del protagonista e nello stesso tempo un capitolo a sè è stata la ciliegina. Quando finalmente si è presentato (credo che rappresenti la parte che chi legge per passione questo genere aspetta con trepidazione) l'ho trovato bello, di grazia... non me ne abbia nessuno ( nè nessuno potrà vederci in questa considerazione il mio orientamento sessuale) ma è raccontato così bene che quasi sembra naturale!
Brave!!!
La Lite ha fatto una buona scelta puntando su questo racconto (... ma attenzione a qualche refuso che in un ebook fa davvero la differenza)
Per chi ancora non ha fatto il grande passo di stuzzicarsi con un genere nuovo io consiglio vivamente "La società degli spiriti"... rimarrete sospesi, interrotti, in attesa del secondo capitolo!
Sarah
Lauren Kate
Secondo libro della saga tormentata di un angelo e un'umana(?), Torment di Lauren Kate.
Dopo Fallen continuo la mia lettura di uno dei BIG del popolo dei libri YA.
Questa è la volta di una nuova tana per Luce e nuove alleanze per Daniel.
Dopo la sfiorata morte, Luce è costretta dal suo amato angelo a rintanarsi in una specie di college che all'apparenza sembra normale, solo che la metà degli allievi è formata da Nephilim e i prof sono demoni o angeli. Manco a dirlo!
A volte l'ho trovato un pò assurdo e troppo lungo, altre fin troppo ripetitivo: quante volte avrà guardato al cielo e visto un tramonto, una stella, un manto di stelle, un cielo già visto con Daniel... e che due palle... e tagliamo ogni tanto.
E' stato un vero Tormento.
Nonostante tutto però la storia mi ha appassionato, devo dire la verità, perchè è fresca e frivola, tipica di uno YA ben scritto e sicuramente mette la voglia di leggere il sequel per capire "che fine ha fatto"( x sapere di chi parlo leggete il libro).
Lauren Kate ci presenta una scrittura semplice e chiara che non appare per nulla diversa da quella del primo libro.
La chiave della fortuna di questo libro è nella stessa miscela di altri libri fortunati. Innammorati, adolescenti, lotte tremende e l'arrivo di un terzo incomodo. In questo libro il terzo incomodo, alias Miles, secondo me avrebbe dovuto avere un ruolo più stretto, più efficace, invece risulta un pò smorto, passa in secondo secondissimo piano e non da verve al libro.
Torment poteva essere il passaggio giusto per dare un pò più di tormento a Daniel ma... non è stata questa la scelta della scrittrice... Chissà cosa mi aspetta nell'altro capitolo...
Bello il finale. (Ultimamente mi capita di leggere libri che hanno molti ottimi finali...sarà!!)
S.
Fanucci editore.
Blue Moon è il secondo capitolo della saga di Ever e Damen. Due anime innammorate che attraversano i secoli rincorrendosi. L'immortalità è una condanna ancor prima che un piacere e Damen è costretto a desiderare e perdere la sua Ever nel tempo.
Il libro della Noel è un teen o YA che dir si voglia e l'ho voluto leggere, anche se con ritardo rispetto all'uscita, proprio per capire i contenuti e il tipo di scrittura che tanto hanno attirato molti lettori.
Ovviamente la storia di due teenagers è magistralmente creata e oscilla tra il candore e la passione tipici di questa età. Tutto si dipana tra l'amore dei due protagonisti, l'immortalità e le figure più o meno eccentriche degli amici di sempre. Certo è che in questo capitolo della saga Immortals è molto interessante e acuta l'idea di creare vere e proprie torture per il cuore della protagonista: riportare in vita la propria famiglia o rimanere al fianco di Damen?
Complice la luna blue, momento ritenuto fortemente esoterico in cui si aprono portali temporali. A Summerland Ever scoprirà il passato di Damen e la consapevolezza dei suoi poteri si farà sempre più grande.
La Noel scrive molto bene, ormai è rodata da anni, non è mai prolissa e usa un linguaggio ancora più semplice rispetto per esempio alla Meyer. Entrambe però hanno saputo cogliere quali sono le tensioni che attraggono le lettrici teen. Ma come mai hanno scelto tutte e due un protagonista maschio diciassettenne?
Certo non sono mancate le "incomprensioni" tra me e il testo, soprattutto quando ho letto che una tizia va a fare shopping in un mondo parallelo!!!Mah... dico... sei in un mondo parallello dove puoi materializzare di tutto... ma proprio lo shopping?
Devo dire che il libro ha un finale da urlo, che non mi sarei aspettato, un bel colpo di scena.
Mi ha tenuto compagnia per un paio di sere e credo che a tempo debito leggerò anche tutti gli altri...
Buona Lettura
S.
Filippo Loro
Avevo già letto le prime pagine disponibili gratuitamente su Wepub e mi era piaciuto.
Adesso che l'ho letto tutto e... tutto d'un fiato, sono convinta che sia uno di quei racconti brevi con cui ci si può flesciare il cervello ( mi prendo la licenza poetica).
Judith è dentro di noi.
E' quella evanescente voglia di cambiamento che ci stuzzica ogni giorno.
Il raggiungimento di una libertà personale che pochi possono permettersi.
L'autore ci racconta una favola a colpi di internet, robot (?) ed enigmatici sabotaggi.
Il protagonista è uno scansonato "disadattato" o una semplice anima sola?... boh
Il racconto è così, veloce, a volte asettico a volte di uno humor sottile.
C'è in Judith richiesta di amore virtuale, di compagnia, di solitudine e bramosia. E' un'altalena di percezioni.
Il protagononista perde la testa nel non ritrovare giorno dopo giorno le stesse cose, le stesse fattezze.
Il cambiamento lo destabilizza, gli toglie sicurezza. E' forse un messaggio?
Forse è una richiesta di libertà, di presa di consapevolezza di noi stessi, della bellezza, in senso ampio, da percepire come un noce in ognuno di noi che può ancora prescindere dagli stereotipi.
E... perchè inseguono Judith!?
... per rinchiudere la sua libertà?
Leggetelo e divertitevi a comporre con l'autore l'antefatto su The incipit.
Sarah
Scrittrice per ArteMuse Editore
D & M Gruppo editoriale
L'intervista
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