Narrativa-Romanzo

06.11.2012 18:32

Ayaan Hirsi Ali

Un libro, scomodo, contro la segregazione islamica.

Non ho mai letto un libro più crudo e più fiero di "Non sottomessa". Attraverso i suoi occhi, Ayaan, descrive la gabbia d'oro, così la chiama, in cui si trova il mondo islamico. Si, perchè per l'autrice la gabbia non è solo per le donne ma anche per l'intero mondo islamico.

L'autrice usa la figura femminile, sempre sottomessa e bandita, per portare alla luce l'arretratezza e l'ottusità di questo popolo.

La panoramica parte dall'epoca antica, in cui il popolo islamico era tra i popoli più avanzati, fino all'epoca contemporanea in cui dimostra tutta la sua mancanza di "modernità", e con modernità vogliamo intendere tutte le sfumature legate a libertà, senso del popolo, senso del mondo, condizione della donna, istruzione, famiglia, amici, sesso, malattie.

Il mondo islamico viene descritto come fortemente arretrato e gretto. Ci sarebbe quella parte dell'islam cd. civilizzato o modernizzato che potrebbe insorgere per le considerazioni dell'autrice, ma lei stessa sostiene nelle sue pagine che è doveroso far conoscere la parte più lugubre della sua gente.

La pecca peggiore ,oltre ad una severa mancanza di volontà di emancipazione come popolo, è rappresentata dal fatto che l'islam basta a se stesso e  non sente di doversi adeguare al mondo degli altri neppure quando emigra verso paesi stranieri.

La diatriba della Ali comincia con la famosa uccisione del registra olandese Van Gogh. Ucciso da otto proiettili e poi sgozzato, ha subito l'onta di una lettera conficcata nel suo ventre contenente soltanto bestemmie e insulti. Un uomo, un manifesto di terrore e morte proveniente dal mondo islamico. La colpa era solo di aver sostenuto la sceneggiatura di un film basata su uno scritto della Ali, che oggi , dopo ripetute minacce, vive in un luogo segreto, scortata.

Come si puà pensare di vivere ogni giorno scortati, lontano dai propri cari e avere alle calcagna tutto un popolo?

E' inconcepibile per noi occidentali. Dvrebbe essere inconcepibile per tutti.

Il libro è superbo, denso di aneddoti, crudo e con descrizioni di torture e umiliazioni. L'autrice sostiene che solo attraverso la conoscenza di ciò che avviene tra le mura di casa si può capire la gravità della situazione: le bambine vengono infibulate poi sposate a vecchi o ragazzi più adulti con cui sono costrette a fare sesso, le ragazze (madri giovani) vengono ripudiate e nel peggiore dei casi uccise.

Un popolo che indegna le donne, e non solo, di tutto il mondo.

Il giardino che Allah ha posto sotto i piedi delle donne oggi queste donne non possono calpestarlo.

Leggiamo "Non sottomessa" per comprendere le diversità e l'impasse in cui si trova questo mondo. Per comprendere come il destino di un popolo possa essere legato eternamente alla libertà e alla emancipazione della donne. Un libro che ti scava nel cuore e ti lascia la consapevolezza della diversità-

Buona Lettura

Sarah

06.11.2012 18:29

Daniel Pennac

Un libro piccolo, un pamphlet sul "leggere".

E' meglio dividere questa recensione, personalissima, come del resto tutte le mie altre, in due parti, poichè voglio inserire nella seconda parte il decalogo del lettore.

In questa panoramica sui libri, le nuove generazioni e l'insegnamento dell'amore per la lettura, il Prof. Daniel Pennac ci invita a riflettere su come noi stessi riusciamo a creare l'alchimia con i libri.

Senza voler cadere nella banalità della considerazione, è diventato difficile per i giovani di oggi l'approccio al libro; troppe sono infatti le distrazioni che offre questa nuova generazione teconologica e poca è la pazienza che dedichiamo nel tramandare l'amore per la lettura ai nostri figli, la nuova generazione. Pennac rileva come sia difficile per un giovane ragazzo tornare a casa dopo la scuola e dedicarsi alla lettura, sia essa di 1 pagina sia essa di 400 pagine, non fa testo. Una malattia diffusa e sempre in crescendo che rovina la capacità stessa dell'apprendimento.

L'autore scrive una non velata critica alla tv/cinema che offre una immagine, una atmosfera, scene e musica dove non c'è nulla da conquistare, dove quasi non c'è azione in chi guarda, se non quella stessa del guardare. Ed è in questa immediatezza, in questa arte senza riscatto, che si poggia molta dell'inerzia dei giovani. La scuola poi, è carente, è obsoleta, è il luogo in cui "i metodi di apprendimento della letteratura, l'anacronismo dei programmi,l'incompetenza dei maestri,la vetustà dei locali e la mancanza delle biblioteche" fanno da padrone. Come può un ambiente del genere garantire la creazione dell'alchimia tra lettore e libro?

La lettura è un atto, "un atto di crezione permanente", dice Pennac.

Pennac allora torna indietro e dopo aver buttato carne al fuoco rivela che non è colpa della società se i figli di oggi non amano leggere e non capiscono il bisogno di leggere ma solo dei genitori che non hanno saputo insegnare loro la curiosità e il desiderio di apprendere.

I colpevoli sono i genitori sbadati, quelli che si stancano di rileggere sempre la stessa storia ogni sera ai propri figli, che "rimpallano" tra loro chi dovrà essere il lettore, che a volte usano la lettura serale per fare scuola e che perdono la voglia di dedicare del tempo ai propri figli.

Molte delle cose che ho trovato nel libro di Pennac si trovavano già nella mia testa ma leggerle tutte concentrate e perfettamente descritte mi ha fatto un certo effetto. E' un libro per tutti i genitori che si apprestano alle prime letture ai figli, per capire l'importanza di quel momento.

Si comprende che non è solo un momento di stretto contatto con il proprio figlio ma è più che altro un dono verso di lui, una necessità, una conferma della presenza del genitore. Il dono altro non potrà essere che la passione per la curiosità e per la voglia di apprendere.

Cerchiamo dunque di essere vivi e presenti.

... A presto con "Come un romanzo, Parte II"

Buona Lettura

S.

06.11.2012 18:28

A cura di Athos Bigongiali

Piccola recensione per piccolo libro.

E' una riflessione e un excursus su una famosa lettera disquisitoria di Robert Louis Stevenson (autore di "Lo strano caso del Dott. Jekyll e Mister Hyde).

Nasce tutto dal suo viaggio in panfilo verso le Hawaii.

Cagionevole di salute l'autore userà i mezzi mediatici del tempo per rispondere per le rime alle accuse mosse da tale Sig. Hyde, che nulla ha a che vedere con il più famoso, a padre Damiano, un prete molto amato dalla comunità dei lebbrosi delle isole.

Il libro riporta la bellezza e la semplicità delle "note" di R.L.S.. L'autore riesce a piegare la superbia del giudizio con la semplicità della parola.

Usa una costruzione semplice e chiara, diretta e contraria al ricevente per sminuzzare piano piano il mondo che il dott. Hyde, reverendo protestante, ha creato contro quello dello stimato Damiano. Non è un libro che vi lascierà senza fiato o che riempirà il vuoto di un enigma, ma è un libro che vi farà venire voglia di conoscere R.L. Stevenson e la sua bontà d'animo, il suo occhio delicato verso gli altri e il mondo. Un uomo, Stevenson, che riusciva a trovare la bellezza anche nel rigore della malattia, legato come era ai luoghi, alle persone e ai legami forti che si creano tra questi.

Per esempio quando l'Hyde definì padre Damiano "rozzo", Stevenson scrisse: "E' possibilissimo. Voi fate nascere in noi compassione per i lebbrosi, che avevano soltanto un vecchio e rozzo contadino per loro amico e padre. Ma voi, che eravate raffinato, perchè non foste Voi lì, per confortarli con i lumi della cultura? O forse posso rammentarVi che abbiamo ragione di dubitare se Giovanni il Battista sia stato signorile; nel caso di Pietro[...] non v'è dubbio affatto che sia stato un pescatore "rozzo e testardo". Eppure anche nelle nostre Bibbie protestanti Pietro è chiamato santo."

Vi lascio la sua poesia alle suore che lavoravano al capezzale dei morenti.

 

Nel vedere di questi luoghi la miseria infinita

le mutilate membra, i volti devastati

le vittime innocenti che sorridono sotto la sferza,

lo stolto sarebbe tentato di negare

il suo Dio.

Egli vede e si ritrae; ma se torna a guardare

la bellezza ecco sorge dal grembo del dolore! Vede le suore

sulle sponde dolenti.

E per quanto sia stolto tace e adora.

                                                R.L.S.

Buona Lettura

S.

06.11.2012 18:27

 

Antonella Rizzuto e Alessio Roberti.

Ero molto curiosa di testare un libro di questa categoria, come definirla?

Categoria "migliora te stesso"?

"Accendi la scintilla che scatena il cambiamento e scopri come esprimere ogni giorno il meglio di te"

Queste sono parole d'ordine.

Il libro, pur avendo più di 200 pagine contiene per la metà, e forse più, foto e immagini, oltre che una bella raccolta di frasi celebri che spingono a dare sempre il meglio e a ricercarlo in tutto quello che facciamo.

Non avevo mai letto nulla di simile l'avevo solo visto su yt oppure nei film. Avete presente quando in un mega salone/teatro si riuniscono centinaia di persone al grido di "Sparta"?...per chi l'avesse visto...Vanilla sky!!!

Mi sono resa conto che potevo tranquillamente scaricare nel sito di NPL Italy la ruota della vita, che a conti fatti è la cosa più reale che c'è all'interno del libro. Credo che il coaching possa rendere meglio se fatto dal vivo, se ti trovi accanto una persona che ti parla, perchè solo con il rilassamento richiesto per leggere il libro c'è poco da fare.

Poi...mi sono accorta che bisogna crederci per essere trasportati in una nuova vita.

E' anche vero che mi sono potuta rendere conto delle cose che vorrei/dovrei cambiare nella mia vita grazie a poche semplici mosse che ti spiega l'autrice.

Il libro si legge velocemente ed è scritto in maniera gradevole.

Se volete sapere qualcosa in più e fare il gioco/giudizio della vostra vita scaricate le pagine gratis del libro e...divertitevi.

Buona Lettura

S.

www.pnl.info

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Scrittrice per ArteMuse Editore

D & M Gruppo editoriale

L'intervista

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Con tanto orgoglio oggi vi presento un autore, Giacomo Bertoni, che scrive fiabe per bambini. Capirete, leggendo, che è una persona gentile, un autore attento e molto molto intelligente.     Ciao Giacomo,   - Si dice oggi che i bambini non leggano più ma il trend delle vendite dei...
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